Riflessioni…
Parto dalla parabola dei Talenti affinché, chi è davvero Cristiano, si metta a riflettere sul fatto che, quel Signore del racconto, ebbe a darne 5 a uno, 2 a un altro e 1 all’ultimo (in questo frangente si può immaginare il momento della nascita?)!
Non chiese ai Tre quanto avessero lavorato o creato in opere, gli disse solo: “vai ed investili fino al mio ritorno”.
E, al suo ritorno (si potrebbe, in questo frangente, immaginare il trapasso tra la vita e la morte?), colpì solo quello che, per paura, seppellì il suo Talento.
Qualcuno potrebbe obiettare con un’altra parabola: quella che, quel Signore, provocato, recitò così: “a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” (infatti, che fine fanno i vari Cesare di ogni tempo?)!
Ecco, da qui, partono l’intuizione, gli studi approfonditi e le relazioni che mi hanno portato a credere quanto, l’emissione NON a debito della moneta (per infrastrutture e servizi strategici dello Stato), sia l’unica “VIA Politica” per iniziare a parlare di “Nuovo Umanesimo nello spirito di Dio” (o, per chi non crede in Dio, degli esempi che Madre Natura ci infonde da sempre).
Quello che io chiamo il Diritto di Dignità (non reddito!) è il vero riconoscimento in un tot di denari (ad oggi penso euro 1.500 euro) che una Comunità moderna e creativa dovrebbe concedere ad ognuno dei cittadini che compiono la maggiore età (che andrebbe portata a 16 anni). Pagandoli con una StatoNota (elettronica) emessa non a debito e parallela a quella ufficiale (azione che il Trattato di Lisbona concede all’articolo 128 se,la circolazione della stessa, sia limitata ai confini nazionali).
Con tale “giusta misura”, ogni Essere Umano sarebbe posto dalla Comunità/Stato “sullo stesso nastro di partenza” della vita, portando l’equilibrio fra costi e benefici a diventare il migliore di sempre.
Affinché le fasi di tale emissione del suddetto Nuovo Umanesimo diventassero prolifere di una economia circolare, equilibrata e prospera, altresì, si dovrebbero poi creare le condizioni per porre all’attenzione della maggioranza della popolazione le seguenti altre novità:
1. Riforma del modello di tassazione (tassando solo ciò che è negativo);
2. Riforma sull’unità di misura stabile e non variabile della Stato/Nota (portandola ad una prima emissione al 50% del fabbisogno in euro e , gradualmente, al 100%;
3. Riforma del reddito di cittadinanza (portandolo al Diritto di Dignità per tutti e permettendo che chi lo riceve possa anche lavorare come dipendente o imprenditore);
4. Riforma della scuola (escludendo voto e giudizi fino a tutte le scuole superiori e proponendo cicli formativi di accompagnamento alla crescita e all’individuazione dei talenti di ciascuno);
5. Riforma del lavoro (con incentivi e disincentivi a dipendenti e imprese);
6. Riforma delle Camere (Quella del Senato diventerebbe di mero monitoraggio della Camera affinché, i programmi di chi viene eletto procedano come previsto. E i senatori diventino i Presidenti delle 107 Province Italiane, più quelli aventi diritto per anzianità e meriti speciali);
7. Riforma su erogazione dei servizi strategici pubblici del Paese (erogandolo in forma gratuita: acqua, energia, sanità, trasporti);
8. Abolizione di tutti gli Ordini dello Stato (tranne quelli militari. Riportando le competenze ai Ministeri di riferimento);
9. Abolizione dei segreti di Stato (condizione che, unita a tutte le altre riforme, eliminerebbe il malaffare alla radice);
10. Riforma della Sanità (riportando i Medici fuori dagli evidenti conflitti di interesse nei quali sono caduti a causa di una privatizzazione selvaggia di tale servizio pubblico strategico e puntando sulla prevenzione invece che sulla cura dell’Organismo Umano. Con libertà di scelta da parte dell’individuo che sia inviolabile);
11. Riforma della Giustizia (separazione di carriera dei Giudici e introduzione di un delegato del Presidente del Senato a capo della Presidenza di Giustizia);
Tutto ciò fa capo ad un più esteso programma economico, sociale e finanziario, indicato nel sito www.coemm.org e diventato Politico in virtù della presa d’atto del Partito Valore Umano (PVU) che si presentò alle Elezioni Politiche Nazionali nel 2018.
A mio parere, senza una seria discussione ad un “tavolo politico” sulla graduale possibilità di attuare un programma di tal portata etica e creativa, continueremo a sostenere la teoria “animale” del “Mors tua vita mea” e a vedere le cicliche guerre e povertà.
E, per arrivare a convincere sulla bontà di tali riforme la stragrande maggioranza della popolazione, noi della piccola associazione no profit COEMM (Comitato Organizzatore Etico Mondo Migliore) abbiamo immaginato quanto segue:
1. Creare un esempio pilota teorico che non infrangesse alcuna Legge costituita;
2. Promuovere e diffondere tale forma culturale, favorendo la nascita di piccoli “comitati locali etici” (CLEMM), autonomi ognuno dall’altro e dal COEMM.
3. Arrivare, con tempo e pazienza, con i CLEMM, ad una “Massa Critica” che diventasse allineata al PMM. In modo tale da convincere Mecenati, Politici e la maggioranza dell’Opinione Pubblica sulla bontà del programma.
4. Arrivare alla divulgazione del PMM attraverso dei testimonial dello sport, della musica e dell’arte.
Utopia irraggiungibile?
No, oggi, si deve e si può!
Maurizio Sarlo
Presidente COEMM
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