La saggezza come guida di una Buona Politica e l’importanza della comunicazione mediatica positiva ed etica.

Tavola rotonda con Nino Galloni, Benito Castorina e Claudio Zappalà a Latina (Lazio)

Domenica 16 aprile sono stata presente al convegno organizzato con Nino Galloni –  Economista, Benito Castorina – Esperto di architettura ambientale e Claudio Zappalà dell’Istituto per la Famiglia.

Porto di seguito le mie riflessioni oltre a quelle che ho condiviso con loro al termine dei loro interventi.

Sento ancora molto spesso dire che quando si vuole parlare di cambiamento e del funzionamento del sistema che regola la società e tutti i suoi comparti è bene non parlare di Politica. A tal proposito ho apprezzato molto, perciò, l’apertura di Claudio Zappalá in cui ha sottolineato l’importanza di un cambiamento di Polis che passa anche attraverso l’azione politica che se proprio vogliamo, possiamo definire apartitica. Questo perché trovo inutile adoperarsi per un cambiamento senza comprendere che l’eccellenza più grande di un paese è proprio la Politica. Se essa viene fatta male, viviamo uno scenario come quello di oggi. Al contrario se essa viene fatta bene si genera equilibrio e benessere per tutti.

È forse vero, quindi, che non ci sono persone abbastanza sagge in Politica? Con saggezza intendo da una parte una preparazione sul funzionamento dei sistemi che regolano il mondo ma ancora di più la capacità di comprendere cosa ci indica la natura e replicare ciò nell’applicazione delle leggi in tutti comparti sociali. Ma concentriamoci sui due riportati da Nino Galloni e Benito Castorina: Economia e Ambiente.

Oltre alle molteplici funzioni della pianta Vetiver, ciò che ho trovato interessante è come Benito si sia concentrato a raccontare come l’utilizzo di questa pianta possa generare anche economia reale e positiva. Benito raccontava infatti come egli abbia tentato più volte di promuovere la bonifica delle discariche senza successo perché andava a scontrarsi proprio con il sistema economico di cui Nino ci parlerà di seguito.

Claudio Zappalá a tal proposito evidenzia come nel caso di Benito lui avrebbe creato un possibile danno economico al sistema in quanto la bonifica del Vetiver costa molto meno. Si, sono d’accordo ma torniamo a inizio riflessione: ovvero, che senza la saggezza nell’applicazione delle leggi e quindi nella Politica non si può comprendere per esempio che se da una parte danneggia l’attuale sistema economico, dall’altra, con un po’ di creatività, genererebbe tanti nuovi posti di lavoro. Se si presenta alla Politica solo un cambiamento in un comparto sociale si troveranno sempre degli ostacoli nell’attuazione. Non solo, Benito ci ricorda proprio come osservando la natura e utilizzando quindi questa pianta si possono risolvere problematiche come quella dell’alimentazione di animali da allevamento che oggi non solo è inquinante ma anche altamente tossica nella produzione.

Nino Galloni, nel suo intervento, ci fa riflettere sul funzionamento dello Stato attuale. Esso ha, secondo lui, due modalità per riuscire a pagare i funzionari: le tasse e la moneta a debito.

Emettere una moneta non a debito per risolvere il dilemma, secondo Nino, funziona solo se ci sono abbastanza lavori che generano economia reale. Lavori come quelli che il Vetiver genererebbe, penso tra me e me. Questo perché lo Stato, secondo lui, non può permettersi che le persone lascino il proprio lavoro utile all’attuale sistema e facciano un lavoro piuttosto che gli piaccia.
Sono d’accordo con Nino ma credo che oggi non sia più un problema e se chi oggi è al governo vede ancora il problema significa proprio che manca di quella saggezza di cui parlavamo prima. Con la tecnologia che abbiamo a disposizione oggi molti lavori verranno via via sostituiti con le macchine, le persone saranno quindi “costrette” a riscoprire sé stessi nella propria mansione, cambiare lavoro e perché no scoprire di avere talenti nascosti per cui saranno più felici di andare al lavoro. Credo, inoltre, che far fare alcuni lavori alle macchine sia assolutamente necessario per la felicità dell’essere umano perché esso ha un potenziale che non può ridursi soltanto alla meccanicità delle mansioni.

Quanto più motivato può essere una persona sapendo di svolgere un lavoro che contribuisce alla salute dell’ambiente e delle persone e a un futuro sostenibile per le future generazioni (caso Vetiver) rispetto a una persona consapevole che le 8 ore lavorative portano uno stipendio per vivere ma inquinano l’ambiente, generano malattie e lasciano alle future generazioni una montagna di problemi?

Non è l’unico motivo per cui credo possibile questo cambio di paradigma. Il Progetto Mondo Migliore sviluppato da Maurizio Sarlo ha avvicinato negli anni molte innovazioni in grado di generare nuovi posti di lavoro contribuendo al benessere in tanti comparti sociali. Ma è soprattutto per l’invito all’incentivazione della micro, piccola e media impresa che viene fatta nel Programma Mondo Migliore (PMM) e il recente avvicinamento di mecenati che vogliono erogare finanziamenti a fondo perduto per imprese che seguono i principi etici come quelli promossi, per esempio, dal Coemm (Comitato Organizzatore Etico Mondo Migliore) e che generano nuovi posti di lavoro.

Altra cosa che, secondo Nino, lo Stato attuale non può permettersi è l’organizzazione del dissenso.

È su questo ultimo punto che mi sono allacciata agli interventi dei relatori presenti.

Quando parliamo di “dissenso” dobbiamo anche considerare di cosa i movimenti dissentono. Dissentire della propaganda vaccinale degli ultimi 2,5 anni non è sufficiente per invitare l’attuale classe politica ad attuare delle leggi che contribuiscono al benessere e alla felicità dell’essere umano. Trovo che la maggioranza dei movimenti non abbia mai presentato alcun contenuto se non quello inerente ai vaccini focalizzandosi soltanto sulla punta dell’Iceberg del sistema socio-economico-finanziario, utilizzandolo il più delle volte anche per dare una poltrona a se stessi. Che cosa avremmo votato ? Se non si conoscono le riflessioni e le proposte di Nino Galloni, Benito Castorina e di molti altri che abbiamo potuto conoscere nel corso degli anni cosa conosciamo veramente? Forse nulla se non che il vaccino non ci piace. L’obiettivo di dire no alla propaganda vaccinale è diverso dal credere di poter rappresentare un’alternativa saggia all’attuale gestione economica, sociale e finanziaria. Ci vuole umiltà per riconoscere che prima di poter rappresentare quella voce saggia e innovativa nella Politica bisogna conoscere molto di più di un meccanismo che sta dietro a un siero.

Oltre a questo, ho voluto rivolgere una ulteriore riflessione ai tre relatori: Non è forse il caso di combattere la malattia (come Claudio la ha definita) del sistema con le stesse armi ma in positivo? Come è possibile influenzare attraverso la comunicazione mediatica la popolazione a seguire vie talvolta letali, allo stesso modo è possibile influenzare la popolazione a seguire delle attitudini sane, dei principi etici e delle nuove proposte per la vita di ognuno. Per fare questo è necessario che personaggi che hanno una forte influenza; da musicisti a calciatori, a personaggi pubblici, diventino il cosiddetto volto di un progetto umanitario. Inoltre, una grande comunicazione permetterebbe di influenzare positivamente l’andamento del mondo. Se nelle guerre passate ci fossero state le stesse possibilità di comunicazione di oggi, l’esito di tali guerre sarebbe stato un altro.

Quello che muove tanto l’Italia e non solo è sicuramente il calcio e se esso si legasse a un progetto umanitario la comunicazione comincerebbe a cambiare producendo un impatto positivo sul livello di consapevolezza generale. Così come la produzione di un opera lirica ci sta permettendo di far valere discorsi come quelli di Nino e Benito a livelli molto più importanti e soprattutto la proposta della moneta parallela basata sul valore umano per raggiungere un cambio di paradigma che renderebbe degna questa vita di essere vissuta.

Ringrazio per questo confronto etico e l’ascolto che mi è stato dato e sono sicura che questa sinergia sia un ulteriore tassello che ci condurrà a realizzare davvero tutto questo.

Sophia Molitor

Presidente FMM (Festival Mondo Migliore)

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