Giro il post di Sophia Molitor.
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Ieri (13/07/24) è stata una giornata importante per la realizzazione del Programma Mondo Migliore (PMM) e di un cambiamento che in un modo o in un altro chiunque accoglierebbe se ne avesse l’occasione.
In questo ultimo anno e mezzo abbiamo assistito a molti momenti di attesa, di ritardi e di difficoltà che hanno rafforzato i rapporti fra alcuni di noi, altri non hanno resistito a questo momento.
Seguendo sia l’operazione della società Critaly che quella del Diritto di Dignità che il progetto COEMM prevede, devo dire che gli ostacoli mi hanno insegnato tanto. Negli anni si è rafforzata la volontà di voler fare di tutto per offrire questa formula di Diritto di Dignità all‘umanità.
Non nego che ci sono giorni in cui sento la frustrazione. Anche vedendo il peso e le difficoltà vissute dal fondatore, a cui siamo riconoscenti in tanti.
Le critiche non sono state poche e tanto meno le difficoltà economiche per affrontare le spese che servono per portare avanti il COEMM. E non si può pensare di chiedere ai Mecenati di rischiare “credibilità e soldi”, quando si è visto, che a non credere al progetto siano stati una gran parte della base CLEMM che successivamente ha smesso di dare forza al progetto con il proprio salotto.
Però, giornate come quelle di ieri mi fanno sentire felice; felice non perché i due Gruppi di Mecenati che ci seguono abbiano già detto di partire domani; ma perché, sempre di più, sento che il mondo potrebbe prendere una piega diversa sotto molti punti di vista e io ho bisogno di vivere un mondo con altre possibilità. Sono stufa di vedere tanta bassezza in giro, gente della mia età già stanca già di prima mattina e poi pensare che sia normale; e che dipenda solo ed esclusivamente dalla loro incapacità di adattarsi alle realtà. Ma sono anche stufa di vedere tanta depressione in giro, mancanza di motivazione per realizzare belle cose insieme.
Io credo in una comunità e non in questo modo di vivere in cui ognuno crede alla propria piccola visione del mondo.
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