A 70 anni dalla Sua morte!
(10.000 GT PASS* a Capitani e P.O. che, al momento opportuno, potranno confermare di aver letto questo lungo e meditato articolo. Prima di trattare maldestramente questa offerta, è bene però leggere l’asterisco 😉❤).

L’amico e stimatissimo Prof Antonino Giannone ci fa avere una pubblicazione, di cui vorrebbe il Passa Parola, su una Persona per bene e, si direbbe, d’altri tempi: lo statista Alcide De Gasperi ( https://www.corrierenazionale.net/2024/08/18/il-ricordo-di-alcide-de-gasperi-una-grande-motivazione-per-i-giovani-verso-un-mondo-migliore/ ).

Molti giovani e giovanissimi, malgrado la stesura dei programmi scolastici degli ultimi 40 anni, stentano a capire chi egli sia stato, per l’Italia, l’Europa ed il Mondo di oggi. Ma ritengo che, tale eventuale ignoranza, non sia una pecca dei soli giovani e giovanissimi. Anzi.

Vediamo allora, a 70 anni dalla Sua morte (nella notte fra il 18 e 19 agosto del 1954), cosa ne pensa il “frustrato* ma lucido” Fondatore e Presidente Onorario di quel COEMM che, ahi noi, ha avuto l’ardire di produrre un (innovativo e, finora unico) programma** di politica economica, sociale e finanziaria (credendosi chi sa chi: dicono gli stolti, e i male informati); programma che promette equilibrio sociale in una realtà storica la quale, da sempre, “gli” risulti essere dell’esatto contrario!

Ebbene, come a qualsiasi Essere Umano, e ancor di più ad una Persona “per bene” d’altri tempi, come a mio parere lo fu Alcide De Gasperi, gli si deve l’onore di ricordarlo senza dimenticare il periodo di tempo in cui egli si è trovato ad agire! I suoi, sono stati gli anni del grande processo trasformativo, fra una società globale, che passava dall’era industriale decisamente preistorica, a quella in cui l’industria interseca la modernità, sempre più tecnologica, della comunicazione e soprattutto di un “tragico miracolo” legato alla pericolosità dell’uso della fisica Atomica nei conflitti bellici: unica logica storica, attuale e di futuro baluardo, affinché gli stolti Burattinai, e i cretini Burattini di ogni età, non arrivino a provocare altre guerre mondiali (a mio modo di vedere, dovute, tutte, ad una malefica orchestrazione dei suddetti Burattinai, per il mero interesse economico e finanziario personale e per la grave scarsità di vedute positive di natura spirituale).

Poteva, una Persona per bene come Alcide De Gasperi, ma inserita nel contesto temporale in cui è vissuta, avere le potenzialità per osare nell’idea di un totale cambio del paradigma (economico, sociale, finanziario), con cui gli Esseri Umani si confrontavano e si confrontano tutt’ora?

Propendo nella tesi che, talune gravi conseguenze del suo pensare e agire politico, unitamente a tutti quelli che hanno vissuto il Suo tempo, lo si debba a quello che elencherò di seguito, per quella teoria filosofica (e fisica: per me, infatti, l’energia mossa dal pensiero prodotto dalla Massa, produce lo spostamento di azioni teoriche in fisiche) in cui, “l’ambiente, modifica gli Esseri che lo vivono”… Teoria sempre più affermata dagli studi sull’epigenetica. In proposito, trovo interessante leggere quanto si evince dal link seguente ( https://www.gruppomacro.com/blog/salute-e-benessere/epigenetica-quando-l-ambiente-modifica-il-dna ).

Tralascio lo sviluppo formativo del suddetto Statista, per concentraci su fatti storici ben precisi nei quali, Alcide De Gasperi e i suoi coetanei, ebbero a determinare precise condizioni generali, in conseguenza delle loro azioni politiche. Le quali si sono riverberate fino si giorni nostri.

Tra il 24 e il 28 aprile 1946, nell’ambito dei lavori del suo primo Congresso, la Democrazia Cristiana (di cui Alcide De Gasperi ne fu precursore e Presidente) a scrutinio segreto, si espresse a favore della Repubblica, con 730.500 voti favorevoli, 252.000 contrari, 75.000 astenuti e 4.000 schede bianche. Fu però lasciata libertà di voto agli elettori democristiani. Alcide De Gasperi ne fu un pieno assertore.

Domando io: Monarchia e Repubblica possono, per la Collettività, esprimere la differenza sostanziale, quando, a comandarne le sorti, vi siano degli Esseri Umani che non sanno unire Saggezza e creativa lungimiranza positiva? Io ritengo di no! Per ricondurci alla teoria della miglior forma di equilibrio Politico, direi che, nei suoi corsi e ricorsi, “l’amato Gregge” abbia bisogno del “Buon Pastore”. Ovvero di quel Saggio Politico (alla Aristotele, per intenderci) che sappia proporre alle Masse un programma “eti-cratico” (ovvero di vero potere della miglior etica) da considerare come la miglior formula possibile di convivenza sociale, di una comunità che possa fungere da esempio pilota per tutte le altre Comunità del Mondo. Azione che, l’italianità, ha saputo evidenziare nella storia (pur con i difetti delle ere in cui tale creatività culturale si è potuta promuovere). E che, sempre a mio parere, è l’unica Nazione che può farlo nel futuro.

Dopo questo assunto, arrivo poi a far riflettere sulla vera essenza di chi si vuole definire Cristiano; una essenza che parte da concetti che sono espressi nei Vangeli (sinottici e non). Ovvero:

  1. le tasse, così come concepite, sono giuste o ingiuste? Non è forse vero che Gesù rileva che, i Re del tempo, non le facevano pagare ai figli? Una Nazione, quindi, non dovrebbe considerare “figli” tutti i suoi Abitanti? E ancora: non è forse vero che sia scritta, non essendo ancora giunta l’ora della morte per crocifissione, la repulsione di Gesù all’idea della tassazione (di chi agisce in positivo), con il pronunciare la fatidica frase: “a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”? Ergo: che fine fanno i vari Cesare?
  2. Non è forse compresa male la parabola dei Talenti”? Chi Crede in Dio ed ha potere sui “figli”, non dovrebbe emettere a credito quel valore che Dio concede a prescindere dal lavoro che si è prodotto?
  3. Non è stata altrettanto compresa male, la Cristiana parabola dove, Gesù, esprime la volontà di portare il “ladrone” alla Sua destra in Paradiso? O quella di dover perdonare 70 volte 7?

È giusto definirsi buoni Cristiani se si omettono tali strategiche “Leggi”? Sono, a mio parere, Leggi universali da cui non si può prescindere se si vuol:

  1. Definirsi veri Cristiani;
  2. Definirsi Saggi
  3. Definirsi Politici della modernità, con la P maiuscola

Alcuni cenni storici importanti della statura politica di Alcide De Gasperi (riprese dal web).
Elezioni del 18 aprile 1948
Le elezioni del 18 aprile del 1948 furono tra le più accese della storia repubblicana, visto lo scontro tra la DC e il Fronte popolare, composto da socialisti e comunisti. De Gasperi riuscì a guidare la DC a uno storico successo, ottenendo il 48% dei consensi (il risultato più alto che qualsiasi partito abbia mai raggiunto in Italia).

Sul risultato elettorale del 1948 pesò anche l’influenza delle vicende internazionali e in particolare il colpo di Stato in Cecoslovacchia, ad opera di un partito comunista minoritario, che spaventò l’opinione pubblica italiana (è possibile, dico io, che vi sia stato l’ennesimo intervento dei Burattinai per alimentare la logica perversa della Strategia dellq Tensione?). Così come la più o meno velata minaccia statunitense di escludere l’Italia dagli aiuti del piano Marshall (il prestito che io definisco autentica e, per quel tempo, inevitabile truffa ai danni delle generazioni future) qualora le urne avessero sancito la vittoria del fronte di sinistra.

Così come è molto utile rammentare il fine di avviare la ricostruzione del paese, devastato dal conflitto della seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di contribuire alla soluzione del problema degli alloggi a basso costo, con il varo della legge 28 febbraio 1949, n.43); il cosiddetto Piano Fanfani, dal nome dell’allora ministro del lavoro e della previdenza sociale Amintore Fanfani, riguardante la costruzione di 300.000 abitazioni popolari molte delle quali furono completate in pochissimo tempo nelle principali città italiane mostrando numerosi nuovi tipi di edilizia residenziale pubblica, spesso progettati da urbanisti e architetti di fama (ad esempio, il comprensorio del Tuscolano a Roma, a cui lavorarono, tra gli altri, Mario De Renzi, Adalberto Libera, Saverio Muratori).
Aggiungo: sono state davvero concesse in modo equo? Non hanno favorito l’idea del malsano “voto di scambio”?

Altra grande riforma, prima che De Gasperi morisse, è del 1950:
progressivamente, al fine di eliminare il divario storico ed economico fra il Nord ed il Sud dell’Italia, nacque (con legge 10 agosto 1950 n. 64) la Cassa per il Mezzogiorno per finanziare iniziative industriali tese allo sviluppo economico del meridione d’Italia (i cui risultati, con il tempo, furono la realizzazione, tra le altre cose, di 16.000 km di collegamenti stradali, 23.000 km di acquedotti, 40.000 km di reti elettriche, 1.600 scuole e 160 ospedali). Ergo: non sono opere pubbliche che si sono tutte privatizzate? Lo avrebbero voluto Alcide De Gasperi e gli altri politici del tempo?

E ancora: in quel tempo venne varata, grazie ai fondi del Piano Marshall, una riforma agraria detta Legge Stralcio (legge n. 841 del 21 ottobre 1950), da alcuni studiosi ritenuta la più importante riforma dell’intero secondo dopoguerra , che sancì l’esproprio coatto delle terre ai grandi latifondisti e la sua distribuzione ai braccianti agricoli di modo da renderli de facto piccoli imprenditori, non più sottomessi al grande latifondista e facendo nascere successivamente forme di collaborazione come le cooperative agricole che,
programmando le produzioni e centralizzando la vendita dei prodotti, diedero all’agricoltura quel carattere imprenditoriale che era venuto meno con la divisione delle terre. E, faccio riflettere, come si sono arresi, gli agricoltori degli ultimi 50 anni, alle logiche delle potenti lobby delle materie prime?
Le materie prime, tra cui il suolo, è dovuto che sia di proprietà di un privato, invece che della saggia logica di tutta la Comunità (tramite l’etica forma di Stato)?
Altro piano strategico di allora fu quello Legge Vanoni (legge 11 gennaio 1951, n. 25), dal nome del Ministro delle finanze promotore Ezio Vanoni; venne riformato profondamente il sistema tributario italiano introducendo l’obbligo della dichiarazione dei redditi, rendendo attuabile il principio costituzionale dell’imposizione fiscale progressiva. Quello che io indico come il principio di tutti i mali e delle cicliche crisi e povertà!

Scritto ciò, nella bilancia del meno o del più, una Persona per bene quale sicuramente è stata Alcide De Gasperi, a mio modo di vedere, dovrebbe essere criticata (che vuol dire ragionare con serietà sul suo operato) in modo costruttivo e con tutti gli Onori Istituzionali che si convengono a onore e memoria di un “Padre Costituente” della più importante Costituzione del Mondo.

Ho la netta impressione, altresì, che la critica più costruttiva sarebbe quella di far sedere, attorno ad un tavolo, i più noti economisti e sociologi contemporanei e ripensare a ciò che avrebbe potuto fare meglio e che, il tempo e le condizioni di allora, non gli avrebbero mai permesso. Ma che, oggi, sono più che pronte per far passare, tutti, dal generale inferno verso una sorta di “Paradiso in Terra”.

Maurizio Sarlo
Fond.re e P.O. COEMM
http://www.coemm.org

*come da Regolamento COEMM, saranno erogati non appena ripristinata la piattaforma portaleclemm.org, in tutte le sue forme. A chi pensa che 10.000 GT PASS siano fuffa o valore irrilevante, suggerisco di ricordarsi come si potrebbe ottenere lo scambio con gli euro del Diritto di Dignità. Chi ha fiducia, sa che, tutto questo sogno, si tradurrà in realtà!

**PMM. Programma Mondo Migliore

L'articolo Maurizio Sarlo – Alcide De Gasperi – A 70 anni dalla Sua morte! proviene da COEMM.