Riflessioni della Presidente COEMM INT’L Maura Luperto
Si parla tanto….troppo, senza ascoltare ciò che si dice davvero. Fiumi di parole per non riuscire a comunicare. E mentre si “sparla” di tutto, il nostro linguaggio, sapientemente, continua a parlare di noi.
Ci sono frasi che pronunciamo, senza farci caso, che racchiudono molti segreti, che raccontano di noi e del momento che stiamo vivendo più profondamente di quanto immaginiamo.
NON CI STO PIÙ DENTRO- tipica frase adolescenziale, pronunciata in momenti di insofferenza, o situazioni difficili o evidentemente “troppo strette”.
Quale energia nasconde in questa frase il reale bisogno dei ragazzi?
1-una situazione che prima era accettata e che ora fa da ostacolo a qualcosa che cerca di espandersi. C’è bisogno di crescere, di avere qualcosa di nuovo da dire, si ha voglia di essere?
2- un gesto molto forte di rottura che vuole spezzare gli schemi e aprire nuovi spazi?
3- nego quindi esisto? Se non ci sono idee chiare, non ci si sente più come prima. Pur espressa come negazione , si tratta di un’affermazione, come se si dicesse “Io sono tutto qui. Io sono altro da questo”.
Ai genitori che criticano le frasi “ad effetto” dei figli senza ascoltarne il senso.
Non si tratta di “lasciar fare” tutto ciò che vogliono solo perché devono crescere, ma di favorire e casomai accompagnare la richiesta di crescita.
Un ragazzo che fatica a superare i propri confini si carica di rabbia e implode, uno che li supera con i sensi di colpa sarà sempre insicuro e non crescerà mai del tutto.
Maura Luperto 6 agosto 2018
Ci sono frasi che pronunciamo, senza farci caso, che racchiudono molti segreti, che raccontano di noi e del momento che stiamo vivendo più profondamente di quanto immaginiamo.
NON CI STO PIÙ DENTRO- tipica frase adolescenziale, pronunciata in momenti di insofferenza, o situazioni difficili o evidentemente “troppo strette”.
Quale energia nasconde in questa frase il reale bisogno dei ragazzi?
1-una situazione che prima era accettata e che ora fa da ostacolo a qualcosa che cerca di espandersi. C’è bisogno di crescere, di avere qualcosa di nuovo da dire, si ha voglia di essere?
2- un gesto molto forte di rottura che vuole spezzare gli schemi e aprire nuovi spazi?
3- nego quindi esisto? Se non ci sono idee chiare, non ci si sente più come prima. Pur espressa come negazione , si tratta di un’affermazione, come se si dicesse “Io sono tutto qui. Io sono altro da questo”.
Ai genitori che criticano le frasi “ad effetto” dei figli senza ascoltarne il senso.
Non si tratta di “lasciar fare” tutto ciò che vogliono solo perché devono crescere, ma di favorire e casomai accompagnare la richiesta di crescita.
Un ragazzo che fatica a superare i propri confini si carica di rabbia e implode, uno che li supera con i sensi di colpa sarà sempre insicuro e non crescerà mai del tutto.
Maura Luperto 6 agosto 2018