Riflessioni di Maura Luperto Presidente COEMM INT’L

Dove vanno a finire la parole che entrano dentro di noi? Prima di tutto modificano sia le aree del cervello sia lo stato viscerale, nel senso che creano un differente stato di coscienza sia a livello psichico, sia a livello somatico.
Pertanto le parole possono farci star bene oppure farci star male.
I suoni entrano nel corpo attraverso la porta-timpano che è situata nel nostro orecchio. Da qui si diffondono attraverso l’endolinfa della coclea fino a far vibrare le strutture dell’orecchio interno, ed infine si incanalano nel nervo acustico.
Hanno anche un’influenza sul nervo vago che si dirama verso gli organi della respirazione, della digestione e della circolazione. Inoltre vengono stimolate le aree frontali del cervello, e anche le aree vicine a quelle dell’udito, cioè le aree libiche e para-limbiche, che sono i luoghi dove le emozioni si trasformano in impulsi fisico-chimici.
Tutto ciò ci fa capire quanto benefiche o malefiche possono essere le parole per il nostro organismo.
Maura Luperto 20 maggio 2019