Riflessioni di Maura Luperto 22 luglio 2018
Se sono la timidezza e la paura di commettere sbagli a inibire il nostro buonumore, SILICEA è il rimedio omeopatico di cui abbiamo bisogno. Proprio come una risata che fatica a sgorgare, infatti, il silicio appare in natura racchiuso e trattenuto all’interno della pianta di Equiseto. Tra i fiori di Bach, invece, è CENTAURY che può farci tornare la voglia di ridere, al di là di ogni inibizione.
Quando il sorriso appare sforzato da un velo di malinconia, gli omeopati consigliano AURUM, essendo l’oro in grado di agire profondamente sul fondo depressivo che ci impedisce di gioire della vita. Similmente il fiore MUSTARD può essere utile a chi, troppo serio e ombroso, appare particolarmente soggetto a malinconie improvvise e ingiustificate .
Il rimedio omeopatico per la risata cinica e velenosa, connotata più da sarcasmo che da umorismo è LACHESIS, un estratto del veleno dì crotalo. Parallelamente il fiore di Bach HOLLY aiuta a contrastare sentimenti come l’odio, il disprezzo, l’invidia, la gelosia e l’irritazione.
Se è la nostra stessa rigidità a impedirci di ridere, l’omeopatia consiglia RHUS TOXICODENDRON, utilizzato anche in caso di blocchi muscolari o articolari. ROCK WATER è il fiore che svolge questa stessa funzione di “ammorbidente psico-fisico “ per permettere alla risata di manifestarsi in tutta la sua spontaneità.
Maura Luperto