Riflessioni di Maura Luperto Presidente COEMM International
Aggressività è nella maggior parte dei casi sinonimo di violenza e infatti l’espressione “sentirsi aggredito”, ha generalmente una connotazione negativa. Un individuo aggressivo viene considerato come privo di equilibrio, asociale, sgradevole, tuttavia è interessante cercare di capire come una persona, divenga aggressiva.
Innanzi tutto bisogna considerare che l’aggressività deriva sempre da un’affermazione di sé ostacolata o inibita e che quindi, per ragioni diverse, non riesce a manifestarsi.
In effetti, ognuno di noi ha bisogno di esercitare la sua influenza sulla realtà materiale, di imporre le sue scelte e la sua volontà, per non dare l’impressione di essere privo di personalità, di consistenza o di forza.
Questa influenza implica sempre una certa forma di violenza che però può essere assolutamente costruttiva. Si parla infatti di aggressività solo quando essa è distruttiva.
Pertanto osservando lo stile di vita che un individuo adotta per impadronirsi del mondo esteriore, per imporsi sugli altri, per prendere possesso di ciò che vuole, imporre le sue scelte, le sue idee, la sua volontà, o per esercitare il suo ascendente sulle circostanze e sugli avvenimenti, si comprende quanto la componente aggressiva ha preso possesso della personalità.
Aggressività o affermazione di sè? Assistiamo sempre più in questi tempi a forme di aggressività verbale verso persone che hanno pensieri antitetici, parole impronunciabili, offese vergognose. La libera espressione e le parole che pronunciamo sono la nostra firma. Il marchio che lasciamo nella vita materiale e sociale. Chi MALE-DICE è MALE-DETTO.
Maura Luperto
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