Riflessioni di Maura Luperto Presidente COEMM International

La marea umana.

…….”Senonché accade che uno non è mai sazio di niente, un altro si applica con frenetica operosità a lavori superflui, un altro ancora si sbronza dalla mattina alla sera, e c’è chi è intorpidito dall’inerzia, chi si macera per l’ambizione, sempre condizionata ai giudizi degli altri, chi smania per il commercio e va in giro per terre e per mari nella speranza di far quattrini; alcuni, spiriti bellicosi, sono sempre attenti ai pericoli del prossimo o preoccupati dei propri, altri si consumano in una volontaria schiavitù, adulando i loro superiori senza ricavarne la minima gratitudine, molti sono presi dalla bellezza altrui o si danno pensiero della propria; parecchi, poi, non avendo uno scopo preciso, incostanti e scontenti di se stessi, passano da un proposito all’altro senza concludere niente, oppure vagano a caso, insoddisfatti di tutto, sì che la morte alla fine li coglie così spossati e pieni di sonno che mi sembra verissimo quanto, a mo’ d’un oracolo, dice il sommo poeta, che cioè – noi viviamo veramente solo una piccola parte della nostra vita -: tutto il resto, infatti, non è un vivere ma un passare il tempo.
(Cit.)………..

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Riflessioni di Maura Luperto Presidente COEMM International

La marea umana.

…….”Senonché accade che uno non è mai sazio di niente, un altro si applica con frenetica operosità a lavori superflui, un altro ancora si sbronza dalla mattina alla sera, e c’è chi è intorpidito dall’inerzia, chi si macera per l’ambizione, sempre condizionata ai giudizi degli altri, chi smania per il commercio e va in giro per terre e per mari nella speranza di far quattrini; alcuni, spiriti bellicosi, sono sempre attenti ai pericoli del prossimo o preoccupati dei propri, altri si consumano in una volontaria schiavitù, adulando i loro superiori senza ricavarne la minima gratitudine, molti sono presi dalla bellezza altrui o si danno pensiero della propria; parecchi, poi, non avendo uno scopo preciso, incostanti e scontenti di se stessi, passano da un proposito all’altro senza concludere niente, oppure vagano a caso, insoddisfatti di tutto, sì che la morte alla fine li coglie così spossati e pieni di sonno che mi sembra verissimo quanto, a mo’ d’un oracolo, dice il sommo poeta, che cioè – noi viviamo veramente solo una piccola parte della nostra vita -: tutto il resto, infatti, non è un vivere ma un passare il tempo.
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