Riflessioni di Maura Luperto Presidente COEMM INT’L
La calendula è una pianta erbacea annuale. Cresce nei giardini, nei prati e anche nei luoghi ghiaiosi. I fiori si raccolgono da aprile a giugno e da settembre a novembre.
Gli antichi monaci speziali la usavano per fluidificare la secrezione biliare e per regolarizzare il ciclo mestruale, facendone bollire una tazza d’acqua a cui aggiungevano un cucchiaio di calendula, e lasciavano in infusione 10 minuti, dopo averla filtrata se ne doveva bere due tazze al giorno lontano dai pasti. Inoltre la impiegavano per le contusioni, per la pelle arrossata e infiammata. La tradizione usa la calendula per estirpare i calli e attenuare i geloni.
È il miglior cicatrizzante esistente tra la nostra flora, per questo è molto apprezzata la pomata per uso esterno per curare ferite, tagli e bruciature.
Gli antichi monaci speziali la usavano per fluidificare la secrezione biliare e per regolarizzare il ciclo mestruale, facendone bollire una tazza d’acqua a cui aggiungevano un cucchiaio di calendula, e lasciavano in infusione 10 minuti, dopo averla filtrata se ne doveva bere due tazze al giorno lontano dai pasti. Inoltre la impiegavano per le contusioni, per la pelle arrossata e infiammata. La tradizione usa la calendula per estirpare i calli e attenuare i geloni.
È il miglior cicatrizzante esistente tra la nostra flora, per questo è molto apprezzata la pomata per uso esterno per curare ferite, tagli e bruciature.
Maura Luperto 13 aprile 2019