2 giugno 2024📍
Ma quale Repubblica?
– Quella che lascia il privato comandare sulla collettivitĂ  e che poi si costituisce come Stato Repubblicano?
– quella che porta i giovani ad una formazione scolastica fatta di obblighi, costi, coercizioni e senza sbocchi di lavoro?
– quella che usa il segreto di Stato per fare in modo che, qualcuno al vertice, possa poi rimanere escluso dalla resa dei conti?
– quella che permette di continuare a ricevere a debito, da privati, l’essenza stessa della base di ogni baratto: ovvero la moneta?
– Quella che non fa proprio nulla per invertire il paradigma fallimentare della attuale tassazione?
– Quella che permette al maggior numero di suoi figli di vivere nella povertĂ  assoluta?
– Quella che permette ai suoi anziani di morire soli e senza dignitĂ  dopo una vita di lavoro e sudori?
– Quella che denigra chi non osa accettare lavori da schiavitĂą fra le peggiori di sempre ?
– Quella che accetta di farci cibare con le farine di insetti?
– Quella che ci obbliga ad iniettare sieri nocivi, prodotti e propostici da Bill Gates (e corrotti appresso)?
– Quella che inietta 10 sieri, tutti assieme, ai bambini italiani con genitori ignari dei pericoli letali che tali sieri producono?
Beh… io inizio ad avere un certo disgusto a salutare la festa di questa Repubblica. Nei corsi e ricorsi della Storia, rimpiango la saggezza di alcuni Re. I quali erano osannati per la loro saggezza e lungimiranza ma che nessuno votava!
Ora, vedo tanti soggetti che si sentono migliori dei Re di un tempo e che si fanno votare (con i listini bloccati) da un buon 30% di elettori, che pendono dalle loro “bende e prebende”. Poiché il resto del 20% si divide in rivoli e l’altro 50% a votare non ci va.
Si, rimpiango un grande e nuovo Re saggio. Magari il Re di una Repubblica tutta nuova, il quale convinca il 70% degli aventi diritto al voto: solo grazie al suo nuovo e positivo programma politico.
Si: oggi, si deve e si può!
Nel frattempo, alle prossime elezioni Europee io vado a votare e voto per la Lista LIBERTĂ€!
Non per il Parlamento Europeo, autentica farsa, bensì per iniziare a “spaventare” il politichese italiota per l’avvicinarsi delle prossime Elezioni Nazionali.
Maurizio Sarlo
P.O. COEMM
e
Segretario Politico PVU

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