E poi?…
Meravigliose le teorie espresse dalla relatrice Mariapia Valadiano che, nel video che allego di seguito, esprime concetti strategici e molto condivisibili:
A mio parere, nel video, di circa mezz’oretta, l’assunto che più trovo strategico è il seguente; lo pronuncia nel 2006,al Festival dell’Economia di Trento (dal titolo Ricchezza e Povertà), il Prof. Sir. Anthony Atkinson; un moderato ma importante Economista:
“… non esiste libertà se, in uno Stato, non c’è una adeguata quota di uguaglianza”!
Il prof Atkinson, già nel 2006 (ovvero prima delle due grandi crisi economico-finanziarie del 2007 e 2008 e poi 2010/2011), parla di un dovere di solidarietà all’interno di ogni Stato e fra gli Stati del Mondo
Quello che io “predico” dal 1989.
Pensate, durante la conseguente esplosione di quella che io ho teorizzato (fin dal 2010) come la “terza guerra mondiale”, ovvero la finta pandemia e le sue criminali conseguenze, l’1% della popolazione del Mondo si è accaparrato il 63% l’incremento globale della ricchezza!
Incremento che si è concentrato nei comparti di energia e spese alimentari. Pazzesco!
E poi cosa riporta, ancora l’ottima riflessione dell’oratrice? Che uno dei gravi equivoci, per ricchi e poveri, di ogni tempo, è stato quello della convinzione sul mito della meritocrazia! Ovvero il mito della legittimazione del consenso sullo status di quel momento: “sono povero? Allora vuol dire che me lo sono meritato”!
“Sono ricco? Beh, se gli altri sono poveri, la colpa non è mia: loro, purtroppo, si meritano ciò che gli è capitato e io non posso farci nulla perché, in effetti, mi merito ciò che ho”!
Questi, in generale, sembrano i modi di pensare con cui abbiamo convissuto ovunque: sul lavoro, alla scuola, in famiglia.
E poi? Infatti, mi e vi chiedo: dopo che siamo arrivati a condividere le suddette perfette teorie, come ci adoperiamo per cambiare il fallito paradigma di sempre (economico sociale e finanziario)?
Tentiamo di sbraitare nelle piazze, pensando che questo porti ad un collante unico?
Io dico assolutamente NO! Almeno fino a quando la “piazza” non si mobiliti dopo aver studiato sul miglior programma politico da seguire ed attuare
Tentiamo di sbraitare, senza andare al voto, convinti che l’unica via sia quella di farsi i fatti propri?
Ancora peggio! È proprio ciò che le lobby vogliono per alimentare le differenze, le frustrazioni e il penoso ma evidente esercizio del potere attraverso coercizioni e armi letali (soprattutto legate alla intelligenza artificiale).
Continuiamo a lasciare che le regole della convivenza civile e democratica siano ben riposte in quelli che oggi sovrastano gli Stati con la loro macchina finanziaria?
Questa è la peggior via!
Invece dobbiamo convincerci che, senza vera libertà di vivere con dignità, non può esserci uguaglianza!
La via migliore, con tanta umiltà e passione, l’abbiamo indicata con i “contenuti” dei Salotti Culturali CLEMM: piccoli comitati locali etici che radunano Persone, senza alcun rischio e costo, attorno al www.portaleclemm.org e ad un programma sociale e culturale che enuncia le vere cause di ogni problema e indica quali le siano le loro soluzioni: per un equilibrio che porti:
– libertà
– serenità
– prosperità
A tutti!
E diciamo anche che: solo dall’Italia può partire il vero esempio pilota che convinca il resto del Mondo.
Lo spiegheremo anche nel prossimo appuntamento nazionale della Liguria (17/03/24)
Ecco, noi, “il poi” lo vediamo così!
Oggi, si deve e si può!
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