Post del Fondatore
Maurizio Sarlo, grazie ad insegnamenti ricevuti, risponde così…
Secondo l’economista l’ingrediente principale per mantenere in equilibrio finanziario uno Stato è “aumentare percentualmente il debito in misura minore del valore aggiunto che produce”.
“I debiti devono essere però protetti dagli attacchi speculativi che trovano alimento nella stessa politica europea”.
Anche questa è, per il sottoscritto, una “ricetta dissapita”. Essa, fra gli altri, non tiene conto dei seguenti fattori:
1. le lobby, dei soliti poco noti a livello internazionale, non permetteranno mai una agevole uscita dalle loro logiche di schiavitù (a loro giudizio indispensabili per non creare caos ulteriore a quello che già esiste nel modello capitalistico). A meno che, non via sia una spinta culturale dal basso la quale riesca a diventare Massa Critica le cui proposte permettano il cambio di paradigma economico-sociale-finanziario rispetto quello attuale.
2. Il cambio del suddetto paradigma, deve modificarsi seguendo un mix di elevazione dello spirito ma concedendo evidenza materiale, al fine di dimostrare anche ai meno evoluti nelle Masse che, tale cambio, produca ben-essere. Il nuovo paradigma deve prevedere un programma democratico (noi del Progetto COEMM coniamo la parola eticratico: da etica e crazia) che porti equilibrio stabile fra costi e benefici dei singoli che compongono una collettività/Stato. Per farlo, serve porre da una parte il comparto pubblico dello Stato (con infrastrutture e servizi strategici resi in forma gratuita per i Cttadini) e dall’altra il libero mercato (incentivato ma non libero di prevaricare e uccidere).
3. L’unica cultura sociale ed economica che può produrre un esempio pilota che metta d’accordo tutti i Popoli del Mondo è quella Italica.
4. I vertici politici di chi, oggi, sta al Governo dell’Italia nulla si discosta, nella sostanza, da tutti gli altri ipocriti Governi che si sono succeduti nel dopo seconda guerra mondiale.
5. Gli elettori dei suddetti vertici di Partito devono farsene una ragione. La via per portare serenità, libertà e prosperità, a tutti, passa da una cambio di paradigma, che il Progetto COEMM ha lanciato da tempo e, in particolare, con il primo salotto solidale creato in Padova il 30 maggio 2015 (dopo 30 anni di studi, e indicazioni a chiunque dei politici ai quali il sottoscritto si è avvicinato per proporre il cambio di paradigma insegnatomi).
6. D’ora in poi, oltre al progetto culturale promosso dalla libera Associazione COEMM, in campo, c’è un soggetto politico che non lascerà scampo a nessuna ipocrisia: il PVU (Partito Valore Umano). Il PVU potrà dar voce democratica e costituzionale al Progetto proposto dal COEMM che prevede la via del Nuovo Umanesimo. Senza trucchi e senza inganni per nessuno, il PVU percorrerà la strada parallela al COEMM portando il programma socio-culturale e politico di quest’ultimo nelle sedi competenti e con la finalità di convincere gli altri partiti ad adeguarsi al suddetto programma. In caso contrario, nel tempo, il PVU sarà destinato a ricevere un consenso elettorale sempre più massiccio, fino a giungere alla democratica vittoria del “bene sul male”!
7. A chi non vorrà credere al suddetto democratico cambio di paradigma rimanderemo ai tanti esempi pilota che il Progetto COEMM sta portando nel Paese. E, dal prossimo 11/11/2018(11), inizierà un cammino che evidenzierà anche come lo “spirito può diventare materiale” e promuovere azioni che possono sembrare “miracolose” ma che, invece, sono solo il frutto di saggezza, etica, solidarietà genuine e senza alcuna ipocrisia.
Maurizio Sarlo
P.S. … ah, la parola orgoglio è meglio studiarla bene e, per chi vuol essere saggio, bandirla. In proposito si veda il suo significato in un qualsiasi vocabolario …