TEMA DEL MESE
Nei salotti di luglio 2024 parliamo di educazione civica – nella giusta visione di un bambino.
Leggendo alcuni approfondimenti sul significato dell’educazione civica è sorprendente vedere come essa si riferisca ad un intero modello educativo del singolo all’interno della collettività. L’educazione civica sembra davvero essere una delle cose più importanti da prendere in considerazione. Platone, addirittura, conferiva tale comparto alla Polis ovvero alle istituzioni pubbliche. Lui riteneva che tale educazione non fosse possibile realizzare né tramite la famiglia né per mezzo di un insegnamento a pagamento.
La responsabilità di creare le basi dell’educazione è dunque affidata completamente alla politica. Quella con la P maiuscola, però!
A tal proposito, possiamo vedere come, proprio l’educazione, sia ad essere per lo più a pagamento (a partire dalle scuole pubbliche).
Secondo la visione di Platone, quindi, sarebbe opportuno ricevere delle importanti linee guida da parte di uno Stato. Ma come può trattarsi di uno Stato orientato all’educazione civica quando, fin dalla nascita, l’essere umano sembra debba scontare un debito innaturale con esso. Per scontare tale debito egli deve inserirsi in delle scuole con dei programmi che lo preparino a non conoscere veramente la vita, a studiare per lo più i dittatori e non i saggi e infine a prepararsi a sostenere una lunga vita fatta di lavoro, per lo più precario, e non per la passione di svolgere un compito per la collettività, ma per tenersi a galla e pagare i servizi, le bollette, le scuole e le cure di malesseri che tale stile di vita comporta. È una lotta costante del Singolo inerme contro le istituzioni quando, quest’ultime, dovrebbero essere come “il buon padre di famiglia” che, al contempo, dovrebbe essere pieno d’amore e deciso più che mai a educare e formare senza stancarsi mai.
Quando mettiamo l’amore sopra ad ogni concetto, ogni rapporto materiale si eleva, perché intriso della filosofia migliore.
Nel mondo in cui viviamo abbiamo perso la volontà di accettare che esista qualcuno che possieda una tale saggezza, una tale visione ampia della vita in grado di indirizzare sulla via giusta ed equilibrata gli individui. Eppure, un bambino, quando viene al mondo, ancora prima di ricevere un modello ben definito di educazione è in naturale comunicazione con l’aspetto superiore alla materia, con l’aspetto invisibile di tutte le cose. Egli vede la bellezza e la rispetta. L’adulto, al contrario, vede spesso solo i suoi concetti ed impone questi ultimi allo sguardo puro del bambino. Il modello educativo dovrebbe innanzitutto dare contenimento al bambino ma senza toccare la visione naturale di quest’ultimo. Dovrebbe educare al giusto modo di relazionarsi all’interno della grande famiglia del mondo senza infierire il legame profondo che il bambino ha con il Creato.
Per quello che ci riguarda, come COEMM, dopo anni di studi, abbiamo indicato una “VIA” che, secondo noi, è l’unica che può dettare l’esempio pilota di massimo equilibrio in ogni comparto sociale; ad iniziare dalla formazione di chi forma e dalle scuole d’infanzia. Ma, per poterlo fare al meglio, in un Mondo pregno di corruzione e perdizioni organizzate, e promosse ad arte da vertici che sanno come dividere, c’è bisogno di capire che, l’unione della Massa Consapevole, vada fatta ben consci di:
– difficoltà economiche (entrare in un CLEMM è gratis)
– non doversi esporre a rischi giuridici (un CLEMM non comporta rischi di alcun genere ma solo benefici)
– rimanere coerenti nelle linee guida e superare ostacoli (anche quando si sbaglia, pur senza volerlo)
– non mollare mai e continuare ad indicare la via dei CLEMM come miglior alternativa
– attendere il momento propizio, sapendo che esso arriverà
Noi tutti, noi dei CLEMM, stiamo lavorando per dare esempi etici e coerenti. Questa è già una grande lezione etica di Educazione Civica.
E tu che ne pensi?
Sophia Molitor
Presidente COEMM
Maurizio Sarlo
P.O. e SG COEMM
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