Nei salotti di novembre 2024 parliamo della “raccolta delle olive e il lavoro, cosiddetto, comunitario”.

Il mese di novembre è il mese in cui, nelle varie zone d’Italia, si è nel pieno raccolto delle olive per portare poi sulle tavole italiane l’olio amato anche in tutto il mondo. Riconoscere un buon olio è un’arte e anche il Progetto Mondo Migliore (PMM) ha avuto l’onore di conoscere chi sa praticare questa arte e selezionare un olio davvero di qualità. Questa ricerca della qualità è ormai sulla bocca di tutti e implica che esista la non qualità. Per quanto concerne l’olio, possiamo infatti trovare le miscele di olio d’oliva oppure l’olio prodotto da olive provenienti dall’estero e venduto a basso costo.

“La qualità si paga” è uno slogan a cui ormai ci siamo abituati per il semplice fatto che ciò che non è di qualità implica lo sfruttamento di persone, l’inquinamento chimico della produzione o l’importazione dall’estero.

Siamo sicuri che invece l’olio di qualità sia prodotto rispettando l’etica del lavoro e la salute dei terreni? Il rischio è che questo slogan diventi solo un pretesto per giustificare l’aumento del prezzo mascherato dalla qualità del prodotto.

Il PMM esce, infatti, dalla logica che per abbassare il prezzo di un prodotto sia necessario abbracciare lo sfruttamento e propone nuove basi per la gestione della comunitĂ .

Non sempre l’olio più costoso e più qualitativo ha una produzione e un raccolto privi di sfruttamento e di inquinamento chimico. Il lavoro agricolo è diventato sempre di più un’attività destinata a persone di nazionalità non italiana che lavorano dalla mattina presto fino alla sera tardi per un salario che sembra giustificato dalla nazionalità della persona. Sottopagare un italiano, in quell’ambito, viene visto come qualcosa di non dignitoso.

Questo per quanto concerne la parte filosofica, ma il Programma Mondo Migliore (PMM) evidenzia un ulteriore punto pratico: sostiene il trasporto gratuito di ogni merce o persona che circola nello Stato, in modo tale che non vi siano concorrenze sleali fra i Soggetti delle diverse parti di Italia (misura che andrebbe ad incidere positivamente sul prezzo finale). Inoltre, si prevede un incentivo mirato per gli agricoltori che possiedono il terreno, ovvero viene concesso loro un bonus annuale, pari al 10% del valore dell’immobile agricolo. Tale bonus sarebbe erogato solo a chi accettasse di “donare” il proprio immobile agricolo ad un innovativo “Fondo Agricolo e Immobiliare dello Stato”. In questo modo la coltivazione e l’agricoltura diventerebbero dei servizi di cui lo Stato si occupa. Lo Stato, nel programma, è inteso come l’insieme degli esseri viventi e non un gruppo ristretto di persone che si adeguano ai voleri di alcuni “privati”, i quali decidono le sorti dell’umanità intera.

Il Programma Mondo Migliore prevede, inoltre, un forte collegamento tra l’agricoltura e la comunitĂ , le scuole e le universitĂ . La raccolta delle olive e quella di qualsiasi prodotto che varia da stagione a stagione, dovrebbe comportare un lavoro comunitario. Come il Natale rappresenta un periodo in cui il mondo sembra silenziarsi un po’, certi lavori potrebbero anche adattarsi alla Natura e permettere alle persone, che svolgono un altro lavoro, di contribuire qualche ora alla raccolta. In questo modo saremmo molto piĂą consapevoli di ciò che mangiamo.

E infine, cosa significa essere proprietari di un pezzo di terra? A chi appartiene davvero l’olivo? Al di fuori dalle logiche umane diventa persino un paradosso, in quanto la terra appartiene a sé stessa e non all’umanità. Quello che possiamo fare è vivere su Essa nella maniera più intelligente possibile e attualmente non lo stiamo facendo.

Sophia Molitor
Presidente COEMM

L'articolo Tema del Meseđź“Ť proviene da COEMM.